La “Rottamazione delle cartelle” e il “Saldo e stralcio” sono misure introdotte dal governo italiano per agevolare i contribuenti nella regolarizzazione dei debiti fiscali e contributivi.

Rottamazione delle cartelle

Questa misura consente ai contribuenti di estinguere i debiti iscritti a ruolo senza corrispondere le somme dovute a titolo di sanzioni e interessi di mora, ma pagando integralmente il capitale e le spese relative alle procedure esecutive e ai diritti di notifica. La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto una nuova definizione agevolata per i debiti affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Per aderire, era necessario presentare una dichiarazione entro il 30 giugno 2023 e il pagamento poteva essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2023 o in un massimo di 18 rate, con le prime due in scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023.

 

Saldo e stralcio

Introdotto dalla Legge n. 145/2018, il “Saldo e stralcio” permette ai contribuenti in comprovata difficoltà economica di estinguere i debiti versando solo una percentuale dell’importo dovuto, determinata in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Le aliquote previste erano:

  • 16% per ISEE fino a 8.500 euro
  • 20% per ISEE da 8.500,01 a 12.500 euro
  • 35% per ISEE da 12.500,01 a 20.000 euro

Questa misura si applicava solo a persone fisiche con ISEE inferiore a 20.000 euro o che avevano avviato procedure di liquidazione del patrimonio.

 

Differenze principali

  • Beneficiari: La rottamazione è aperta a tutti i contribuenti, mentre il saldo e stralcio è riservato a persone fisiche in difficoltà economica con specifici requisiti ISEE.
  • Importo da pagare: Con la rottamazione si paga l’intero capitale senza sanzioni e interessi di mora; con il saldo e stralcio si paga solo una percentuale del debito, variabile in base all’ISEE.
  • Tipologie di debiti: La rottamazione copre una vasta gamma di debiti fiscali e contributivi, mentre il saldo e stralcio si applica principalmente a imposte dichiarate e contributi previdenziali.

Per informazioni aggiornate e dettagliate sulle attuali possibilità di definizione agevolata dei debiti, si consiglia di consultare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

 

 

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